Circolare n. 15/2020 – SPID
SPID- il Sistema Pubblico di Identità Digitale
Richiedere lo SPID non è obbligatorio, ma è fondamentale se si vuole accedere ai servizi messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione. Dal 28 febbraio 2021 tutti gli enti pubblici dovranno adeguare i propri portali, per consentire l’accesso esclusivamente tramite SPID o la CIE (la carta d’identità elettronica).
E’un sistema di credenziali – a cui si aggiunge anche una password temporanea da generare al momento via app o da ricevere via sms, per alcuni servizi – per “loggarsi” nei siti (o app) delle diverse amministrazioni pubbliche.
Presentato come “la password pigliatutto”, obiettivo di SPID è quello di favorire l’offerta di servizi online per cittadini e persone giuridiche da parte di imprese e Pubbliche Amministrazioni.
Tutte le pubbliche amministrazioni che rendono accessibili i propri servizi online con credenziali SPID di livello 2 o 3 (come anche attraverso la carta di identità elettronica), hanno l’obbligo di rendere accessibili detti servizi anche con gli strumenti di autenticazione notificati dagli altri Stati membri. Non rispettare tale obbligo, implica esporsi a una procedura di infrazione per violazione dell’articolo 6 del regolamento eIDAS (n.910/2014).
Dal 28 febbraio 2021, l’Identità Digitale diventa la chiave unica d’accesso ai servizi della PA(pubblica amministrazione), insieme alla CIE (carta identità elettronica).
Richiedere lo SPID per tempo, sarà fondamentale per poter accedere ai servizi INPS, dell’Agenzia delle Entrate così come dei portali del Ministero del Lavoro.
Lo SPID è il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Si tratta di un username e di una password unica, che consente di accedere ai servizi online di tutta la Pubblica Amministrazione.
Entro il 28 febbraio 2021 tutte le PA dovranno adeguare i propri sistemi per renderli accessibili tramite SPID e CIE (la carta d’identità elettronica).
Gradualmente spariranno le password differenziate per i vari servizi pubblici. Il termine ultimo è fissato al 30 settembre 2021, data in cui finirà il periodo transitorio durante il quale sarà possibile usare le credenziali già in possesso e non ancora scadute.
Lo SPID è la chiave anche per partecipare al bonus bancomat, il meccanismo di cashback in partenza in via sperimentale dall’8 dicembre e a regime a partire dal 1° gennaio 2021.
Per richiedere lo Spid bisogna rivolgersi ad uno dei tanti Identity Provider autorizzati. Per la richiesta è sufficiente avere:
- un indirizzo e-mail;
- il numero di linea mobile;
- un documento di identità valido (Carta di identità, passaporto, patente, permesso di soggiorno);
- la tua tessera sanitaria con il codice fiscale.
La registrazione, invece, consiste in tre differenti step:
- inserimento dati anagrafici;
- creazione credenziali SPID
- riconoscimento (di persona, online o tramite CIE, CNS o firma digitale).
Come anticipato, si può richiedere lo SPID presso diverse società. Non ci sono differenze tra gli SPID attivabili presso i vari Identity Provider – che vedremo di seguito – e per questo spetta al cittadino a scegliere il gestore che preferisce.
Per richiederlo vi basta andare sui siti ufficiali delle aziende sotto indicate e cliccare sull’area specifica dello SPID. A questo punto vi viene chiesto di compilare un modulo con i vostri dati anagrafici come nome, cognome, codice fiscale e data di nascita. Dopo averne fatto richiesta riceverete le credenziali del vostro SPID tramite raccomandata o per email.
Nel dettaglio, per richiedere lo SPID bisogna registrarsi presso uno dei siti dei soggetti abilitati al rilascio del Pin unico per l’Identità Digitale. Ecco quali sono al momento gli otto Identity Provider presso i quali è possibile richiedere lo SPID:
- Aruba SpidID (3 livelli di sicurezza);
- Infocert ID (2 livelli di sicurezza):
- Intesa ID (2 livelli di sicurezza);
- Namirial ID (2 livelli di sicurezza);
- Poste ID – Poste Italiane (2 livelli di sicurezza);
- Sielte ID (2 livelli di sicurezza);
- Spid Italia (2 livelli di sicurezza);
- TIM ID (2 livelli di sicurezza).
La scelta dell’Identity provider è libera; alcuni di questi consentono di ottenere le credenziali SPID gratuitamente, in altri casi è previsto invece il pagamento di una somma minima.